Lettori fissi

giovedì 30 maggio 2024

Mi scrive un FOLLOWER da Torino: AMMINISTRATORE di condominio scarica barile

 

 

Mi scrive da TORINO …..   :

 “L’arte dello scarica barile è un’arte molto diffusa negli  ambienti  militari e non solo. L’amministratore del mio condominio ha elevato quest’arte ad un livello notevole. Questo figuroI non risponde mai e poi mai di nulla: la responsabilità è sempre di qualcun altro. Quando lo si interroga su qualche argomento non gradito non risponde. Allo scarica barile aggiunge una fervida inventiva: “TIZIO non può fare parte del Consiglio dei Condomini perché non è condomino ma solo usufruttuario”:una balla cosmica ma recitata con maestria degna di un’attrore consumato. Veniamo poi alla disapplicazione automatica e sistematica del REGOLAMEMENTO CONDOMINIALE. LUI lo interpreta, un’attività che spetta al legislatore. Ma cosa importa LUI è onnisciente come l’Altissimo.  Il triste, è che c’è un gruppo di condomini del Suo stesso livello che lo supporta in tutte le sue belle interpretazioni. Purtroppo ormai la situazione è scappata di mano: Comune, Circoscrizione, Sindaco, tutti sanno della situazione in cui versa il Condominio di corso Palermo n. 6…..Bisognava portare la situazione fuori dall’ambito Assembleare dove purtroppo la legalità è INESISTENTE. (lettera firmata)

Si impara molto anche da persone SCALTRE, hai fatto bene a fare arrivare la notizia alle AUTORITA', un abbraccio.

                       CAMILLA 

                                                                    

5 commenti:

  1. Calma e fare conoscere la SITUAZIONE fuori dall'Assemblea manipolata dall'AMM.re

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  2. Edicola
    Ansa Salute News
    Le News di Ansa Salute
    06/11/201512:37
    Ideato un collirio che 'scioglie' la cataratta senza bisturi Grazie a un composto che 'ringiovanisce' la lente dell'occhio
    - ROMA, 6 NOV - Sempre più vicini ad un collirio contro la cataratta: un gruppo di ricercatori dell'Università di San Francisco, University of Michigan e Washington University ha infatti identificato una molecola - nome in codice composto-19 già coperto da brevetto - in grado di ''sciogliere" la cataratta, ringiovanendo di fatto la lente dell'occhio. Secondo la rivista Science, gli esperti hanno usato il composto per sviluppare un collirio poi testato con successo su topolini con cataratta. La cataratta è un segno inesorabile del tempo: è l'opacizzazione della lente dell'occhio, il cristallino, che, trasparente e flessibile, aiuta la messa a fuoco. Man mano che gli anni passano la lente diventa meno trasparente e più rigida, quindi sempre meno capace di mettere a fuoco modificando la sua forma sotto l'azione dei muscoli oculari. Oggi la cataratta si cura con la chirurgia sostituendo la lente con una artificiale, ma chiaramente una terapia non chirurgica e semplice come un collirio significherebbe una vera svolta in oftalmologia, sia in termini di riduzione dei rischi legati all'operazione, sia di costi, sia di facilità di accesso alla cura (anche per i paesi poveri dove tanti diventano ciechi perché non vengono operati). La cataratta si forma perché le proteine che formano la lente perdono la loro consistenza semifluida, si irrigidiscono e si ammassano insieme a formare placchette opache. Gli esperti hanno selezionato il composto-29 tra oltre 2000 molecole potenzialmente in grado di sciogliere queste placche proteiche e ridare fluidità alla lente, in altri termini ringiovanirla. Il composto-29 è uno sterolo che ha in più la proprietà di essere solubile e quindi utilizzabile come base per un collirio. Gli esperti lo hanno testato con successo su topolini con cataratta e su cataratte umane in provetta. Serve adesso una sperimentazione clinica per vedere se funziona anche su pazienti.

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